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In Italia vengono pubblicati centinaia di migliaia di titoli ogni anno; il problema non è nella produzione quanto nella cultura, che schiva sempre di più i contenuti su carta stampata. Il bacino d’utenza potrà quindi anche essere vasto, ma poco sensibile al prodotto. Per aprire una libreria occorre quindi fare molta attenzione a partire con il piede giusto ma soprattutto mirando al target corretto e offrendo anche molti servizi in parallelo alla vendita di libri.
L'investimento iniziale infatti, estremamente contenuto, promette di essere completamente riassorbito entro un intervallo compreso tra i 24 e i 36 mesi. Per la cifra da investire occorre considerare un ammontare totale di circa 55.000 – 60.000 euro, per una configurazione con un numero di macchine sufficiente ad iniziare correttamente l’attività mentre, sempre mediamente, l’ipotesi di ricavo annuo si aggira su una quota oscillante tra i 60.000 e i 70.000 euro.
La nostra è una società che, com’è noto, impone un’immagine di grande salute, benessere e forma fisica, anche se spesso questa tendenza diviene un po’ troppo estrema. Comunque sia, la questione del benessere e di una sana e regolare attività fisica come principale rimedio contro i disturbi della sedentarietà, è ormai di importanza principale in senso lato e questo garantisce un bacino d’utenza di grande estensione.
Aprire una yogurteria può essere un’idea commerciale decisamente accattivante, soprattutto considerando che lo yogurt è sempre più gradito anche come sostitutivo del pasto, soprattutto in situazioni di tempo ristretto. Un bacino d’utenza che promette quindi bene e che consente quindi una certa probabilità di successo.
Aprire una ludoteca può essere una buona idea commerciale ma occorre informarsi bene sulle corrette azioni da intraprendere. La metratura deve essere non inferiore agli 80 metri quadri, e per ogni partecipante alle attività ne devono essere garantiti almeno 4. Il che significa che in una struttura dalla metratura di base (appunto 80 mq), non potranno trovarsi contemporaneamente più di 20 utenti.
Quella di aprire una pensione per cani è una classica attività di nicchia che però può ancora dare buoni margini di redditività. Il numero di animali da compagnia, pur di diverse taglie e generi, è in costante aumento e, di conseguenza, in aumento è pure il numero di proprietari alle prese con i problemi delle ferie, per quanto parziali, e dei trasporti.
Per aprire una rosticceria, occorrono innanzitutto due prerequisiti: la licenza SAL (somministrazione alimenti) e l’iscrizione al REC. Per la licenza SAL ci sono due vie: la prima è aver lavorato per almeno due anni presso un ristorante o simili, mentre la seconda implica seguire uno dei corsi appositi organizzati dalla Regione (mediamente il costo è di circa 600 euro e la durata di due mesi).
Aprire una libreria, tuttavia, non deve essere un passo da prendere sottogamba. Se è vero che il bacino d’utenza è infatti potenzialmente vastissimo, lo è altrettanto che gli italiani leggono sempre di meno e sempre meno libri in particolare. Il mercato dell’editoria, da sempre non particolarmente florido, è da parecchi anni in continuo declino, per cui avviare un’attività in questo settore deve essere fatto con una grande prudenza e considerando servizi alternativi da offrire in parallelo a quello del libro.
Aprire una parafarmacia è un esempio di attività commerciale redditizia ma da pianificare con estrema attenzione. Innanzitutto cosa vende una parafarmacia: farmaci, rimedi fitoterapici, omeopatici e tutta una serie di ausili salutistici. Il problema nasce sui farmaci. Una parafarmacia deve quindi innanzitutto decidere se venderà oppure non venderà farmaci. In caso positivo, occorrerà la presenza di un farmacista per tutto l’orario di lavoro, anche se il farmacista in questione non è il titolare dell’esercizio.